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Mercoledì, 07 Settembre 2022 16:30

Conciliazione vita-lavoro: il corso in webcast

Dalle misure inserite nel Family Act (Legge n. 32 del 7 aprile 2022) volte alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro, alle riflessioni su lavoro digitale e capitale umano passando per la progettazione di piani di welfare aziendale. Sono questi i temi principali del corso in webcast dal titolo: "Conciliazione tempi di vita - tempi di lavoro” organizzato dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro dal 12 settembre fino al 22 ottobre prossimo. Questo, infatti, è l'arco temporale durante il quale i partecipanti potranno scegliere date e orari in cui seguire il webcast, suddiviso in due parti per ogni giornata. Nella prima parte gli esperti della Fondazione Studi, Luca Caratti e Paola Mancini, approfondiranno il quadro normativo e i criteri direttivi generali alla base del Family Act e analizzeranno i nuovi modelli organizzativi e gestionali del lavoro alla luce della rivoluzione tecnologica in atto e della globalizzazione dei mercati. Spazio, invece, nella seconda parte del corso, alla relazione dell’esperto della Fondazione Studi, Simone Cagliano, sulla costruzione di piani di welfare funzionali allo sviluppo aziendale e alle rinnovate esigenze dei lavoratori nel post pandemia.

La partecipazione al webcast darà diritto a 4 crediti validi ai fini della formazione continua obbligatoria di Categoria. 

 

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CONCILIAZIONE TEMPI DI VITA – TEMPI DI LAVORO

IL PROGRAMMA

Prima parte

1. Misure Family Act
Il Family Act (legge 7 aprile 2022, n. 32) delinea la cornice normativa e le scadenze temporali entro le quali il Governo sarà tenuto ad approvare i decreti legislativi di attuazione della delega. Approfondiamo i principi e i criteri direttivi generali.

DOCENTE

  • Luca Caratti
    Fondazione Studi Consulenti del Lavoro

2. Lavoro digitale e capitale umano
La rivoluzione delle tecnologie e la globalizzazione dei mercati obbligano ad una riflessione sui profondi cambiamenti in atto. L’organizzazione del lavoro si evolve di continuo e impone un radicale cambiamento culturale; cambiamento nella persona e nella società e principalmente nel modo di impostare i processi operativi, organizzativi e gestionali del nostro lavoro. In questo nuovo approccio occorre, paradossalmente, ripartire dall’origine: dall’uomo. La sfida, oggi, è rimettere la persona al centro della società e del lavoro, investire e puntare sul capitale umano, sulla sua valorizzazione, sulla conoscenza, sulla formazione, sul suo talento. Occorre considerare la persona non più come un componente del processo economico dell’impresa, ma come attore protagonista dello stesso. L’era digitale determina competenze e contatti personali diversi rispetto al passato; attraverso la valorizzazione delle potenzialità psicologiche positive delle persone, è possibile raggiungere un forte beneficio competitivo. È necessario quindi, in un nuovo modello organizzativo, partire dal “capitale psicologico” inteso come il patrimonio psicologico che contraddistingue un individuo rispetto a un altro e che fa emergere i talenti che ognuno possiede.

DOCENTE

  • Paola Mancini
    Fondazione Studi Consulenti del Lavoro

Seconda parte

1. Costruire un piano welfare
Nell’ambito del processo di trasformazione del mondo del lavoro, caratterizzato dal repentino passaggio alla digitalizzazione e in cui sta cambiando il modo di lavorare, di apprendere, di gestire la vita quotidiana, la pandemia ha avuto un profondo impatto sociale. Da un lato le aziende italiane hanno preso piena consapevolezza dell’importanza delle corrette misure di welfare aziendale da introdurre in favore dei propri dipendenti. Dall’altro lato, invece, i lavoratori hanno palesato necessità volte al benessere personale, sociale e ambientale. In tale contesto, dunque, i nuovi piani di welfare dovranno essere progettati al fine di garantire i servizi ritenuti essenziali per lo sviluppo dell’attività aziendale e, nel contempo, soddisfare le rinnovate esigenze dei lavoratori.

DOCENTE

  • Simone Cagliano
    Fondazione Studi Consulente del Lavoro

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