Tra i settori che più risentono della crisi economica causata dal Coronavirus c'è sicuramente il turismo, "il cuore d’Italia, in particolare di Roma e del Lazio”, come sottolinea il Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, nell'intervista di questa mattina a “Buongiorno Lazio”, rubrica del TgR Lazio. Secondo le stime della Fondazione, infatti, ogni anno in regione vengono assunti 136.000 addetti in questo comparto produttivo. Ma se si considera il periodo di lockdown compreso tra marzo e maggio, ci si rende conto che sono saltate 38.400 assunzioni (il 28,1% del totale). Più in generale, su 2,2 milioni di occupati nel settore tra Roma e Provincia, oltre un terzo è rimasto a casa per la chiusura disposta dai decreti del Governo per contenere la diffusione del contagio da Covid-19. Inoltre, precisa De Luca, il Lazio è la seconda regione, dopo la Puglia, per numero di disoccupati e il rischio povertà è destinato ad aumentare per il crollo della domanda dei servizi turistici e di ristorazione, che per le famiglie laziali rappresentano una grande fonte di reddito.
Notizie correlate: CIG: perdita media in busta paga di 472 euro per un totale di 3,5 mld al mese - Turismo, 150mila lavoratori a rischio a Roma e provincia