"La revisione dei modelli organizzativi e dei luoghi di lavoro, la fornitura delle protezioni individuali ai lavoratori e una maggiore attenzione ai locali, sarà particolarmente difficile per le aziende più piccole". Ad illustrare le principali problematiche che le piccole e medie imprese si troveranno ad affrontare durante la fase 2, prevista già dal prossimo 4 maggio, rispettando i vincoli stringenti per la sicurezza contro il rischio di contagio da Sars-Cov-2 sul luogo di lavoro è Rosario De Luca, Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro su "Il Quotidiano del Sud" del 24 aprile 2020. Assicurare il distanziamento sociale e riammettere i lavoratori nell'azienda è certamente una sfida che richiede il recupero di dispositivi e materiali idonei, la messa a norma dei locali, la sanificazione. "Le imprese - ribadisce il Presidente - dovranno sostenere costi elevatissimi". Ed è una condizione inevitabile perché “in caso di controlli e attrezzature non in regola vanno incontro a rischio di chiusura”, conclude. Un rientro "traumatico", principalmente a causa di regole poco chiare, è previsto poi per i lavoratori di prossimità, una realtà di 6 milioni e 145 mila persone che, svolgendo le proprie mansioni, devono avere un contatto diretto e in alcuni casi, fisico, con il pubblico, come ad esempio, camerieri, ristoratori, parrucchieri ed estetiste.
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