“I robot cambieranno il mondo del lavoro? L’Intelligenza Artificiale riuscirà a sostituire l’uomo nella programmazione delle nuove tecnologie e sino a che punto? Oppure siamo in presenza di una ciclica modificazione delle tecniche di lavoro a cui doversi adeguare?”. Questi gli interrogativi che si pone il Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, nell’editoriale che apre Leggi di Lavoro n. 1/2020, nel quale analizza gli effetti dei cambiamenti tecnologici sul mondo del lavoro.
Un tema centrale – osserva De Luca – non solo per gli assetti organizzativi delle imprese, ma per i rapporti di lavoro stessi. Eppure, il mondo del lavoro non è estraneo all’evoluzione: lo dimostra quanto accaduto negli ultimi decenni, con la meccanizzazione prima e l’avvento di Internet poi; lo conferma l’evoluzione di professioni come quella del Consulente del Lavoro, passato dalla compilazione manuale delle buste paga alla gestione telematica dell’attività dello studio. Occorre dunque chiedersi innanzitutto – riflette il Presidente della Fondazione Studi - se l’avvento dell’Intelligenza Artificiale sia davvero una novità o se, piuttosto, non si sia di fronte ad un’evoluzione della rivoluzione industriale, della quale il rischio di sostituzione macchina-forza lavoro è un fattore inevitabile così come, però, la centralità dell’uomo, e dunque dell’aspetto culturale.
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