Sono 2.355 i piccoli comuni del Sud dove i pensionati potrebbero trovare un vero e proprio paradiso fiscale. In occasione del Festival del Lavoro, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha fotografato i possibili effetti delle disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2019, rese operative dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento dello scorso 31 maggio, che consentono ai titolari di pensione di fonte estera una tassazione del 7% se trasferiscono la loro residenza in un piccolo comune (meno di 20 mila abitanti) delle regioni meridionali. A ispirare la misura, il successo della normativa portoghese che prevede l'esenzione da imposte per dieci anni con il regime speciale per i cosiddetti “Residenti non abituali”. Pubblicate su Italia Oggi Sette del 17 giugno, le stime della Fondazione Studi segnalano che gli over 64 residenti in questi “comuni da favola” potrebbe raddoppiare ogni anno, con una conseguente crescita delle altre classi di età.
Per il Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, si tratta di “una formula vincente già sperimentata in altri Paesi e che ora può essere sviluppata anche in Italia”. Per De Luca “Oltre ad attrarre i pensionati tedeschi o svedesi, l'operazione - spiega al settimanale di Class Editori - permetterebbe a molti emigrati italiani, partiti dalle regioni meridionali negli anni 70-80 per lavorare all'estero, di ritornare a casa con una pensione estera e una tassazione del 7% per cinque anni. Ovviamente, la protezione e lo sviluppo del patrimonio culturale del nostro Paese richiedono ancora molti investimenti, ma questa operazione potrebbe riservare piacevoli sorprese - conclude -, anche nell'accorciare il divario esistente tra Nord e Sud”.
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