A cura di Luisella Fassino, Presidente del Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino
Pare quasi impossibile che a distanza di un solo anno dall’insediamento di un nuovo Consiglio la nostra provincia sia stata gratificata con l’assegnazione del più prestigioso evento che la Categoria organizza ogni anno: il Festival del Lavoro 2017, che avremo l’onore di ospitare dal 28 al 30 settembre prossimi. Un traguardo impensabile fino a pochissimi anni fa, è diventato una realtà per la nostra provincia e un’occasione di visibilità per il nostro territorio. Nel programma della lista “Professione futuro”, fra altri obiettivi, ci proponevamo di rafforzare i rapporti con il Consiglio Nazionale e sicuramente la manifestazione che ospiteremo è la prova che la direzione intrapresa è quella giusta e che la fiducia dei colleghi è stata ben riposta. Permettetemi di evidenziare l’importanza di questo riconoscimento: certamente la concomitante presenza del G7 del lavoro avrà favorito la scelta, ma voglio pensare che abbiano pesato anche il nostro e il vostro impegno, la serietà con cui affrontiamo le situazioni, la sabauda attitudine all’organizzazione e la capacità di andare fino al cuore del problema, con analisi meticolose volte alla ricerca della migliore delle soluzioni.
In una recente intervista mi è stato chiesto di invitare i colleghi a partecipare all’evento, raccontando i motivi per cui dovrebbero venire qui, in questa città di frontiera che nell’immaginario collettivo evoca ancora fumose periferie dominate dalle ciminiere di ferriere, ormai da tempo emigrate in Paesi dove al basso costo del lavoro corrispondono scarse o nulle tutele per i lavoratori. I motivi per venire a Torino sono molti: non solo la sua discreta bellezza, i suoi musei, i 18 chilometri di portici, i bei palazzi barocchi e liberty, i parchi, la collina, le piazze, i caffè, le eccellenze enogastronomiche e il piccolo villaggio Leumann (un posto magico, dove il tempo si è fermato e si respira un’idea diversa di relazioni fra uomini, operai e imprenditori); ma anche la curiosità di vedere una città che, in poco più di dieci anni, ha saputo cambiare pelle, trasformandosi da grigio agglomerato urbano in meta turistica. Torino ha fatto riemergere dalle brume della storia dell’industrializzazione del ’900 l’intima essenza di una città già capitale, con evidenti note caratteriali di stampo mitteleuropeo. Il vero miracolo della rinascita della città parte nel 2006, con le Olimpiadi invernali. “Where is Turin?”: dov’è Torino, si chiedevano i delegati del CIO quando a Seul dovevano capire e decidere se Torino, la città dei “bogianen” con le automobili, le memorabili partite di calcio e un lenzuolo venerato da miliardi di persone nel mondo, fosse meglio di Sion per ospitare un’olimpiade dei giochi invernali. E così Torino vinse la sfida, con l’impegno di reinventare la città con più fantasia che nostalgia. È in questo contesto che Torino si prepara ad accogliere i partecipanti alla kermesse del lavoro.
La manifestazione si svolgerà presso il Lingotto, un luogo significativo per la storia della città: si tratta di un importante centro congressi, nato sulle rovine industriali dello stabilimento FIAT di stampo fordista progettato nel 1915 per volere del senatore Giovanni Agnelli; abbandonato a seguito della chiusura degli stabilimenti, dopo un periodo di oblio fu riconvertito a polo fieristico e commerciale a partire dagli anni ’80.Oltre a prendere parte agli eventi del Festival, i partecipanti potranno cogliere le numerose occasioni ludiche e culturali che la città offre: una visita al museo Egizio, un’ascesa sul Turin Eye, la vertigine della salita sull’ascensore sospeso al centro della Mole Antonelliana e ancora le residenze sabaude, la basilica di Superga con la sua tramvia a cremagliera, i lungo Po e tanti altri luoghi dove ritrovare il tempo perduto, anche assaggiando le tante delizie per il palato che i suoi ristoranti (stellati e non) offrono. Dunque cari colleghi, Torino e i suoi bogianen vi aspettano per il Festival del Lavoro, con i momenti di confronto su idee e proposte per promuovere un nuovo approccio al lavoro e per elaborare soluzioni per rilanciare la competitività del sistema produttivo.