La legge di Bilancio 2021 dispone la proroga per l’anno 2021 delle detrazioni spettanti per le spese sostenute per interventi di efficienza energetica (65%), di ristrutturazione edilizia (50%), per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (50%), nonché per il recupero o il restauro della facciata esterna degli edifici (90%). Nel caso del c.d. bonus mobili, oltre alla predetta proroga al 2021, la disposizione incrementa da 10.000 a 16.000 euro l’importo complessivo sul quale calcolare la detrazione al 50% per l'acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni), finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione. Nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente, viene istituito il “Fondo per il risparmio di risorse idriche”, con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2021, con l’obiettivo di perseguire il risparmio di risorse idriche.
Alle persone fisiche residenti in Italia, si riconosce, fino ad esaurimento delle risorse, un “bonus idrico” pari a 1.000 euro per ciascun beneficiario, da utilizzare entro il 31 dicembre 2021, per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua; gli interventi possono avvenire: su edifici esistenti, su parti di edifici esistenti, su singole unità immobiliari.
Tra le spese ammissibili vi rientrano: la fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, comprese le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti; la fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, comprese le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti.
La norma demanda ad un apposito decreto del Ministro dell’ambiente, da emanare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della norma, la definizione delle modalità e dei termini per l’ottenimento del “bonus”. Info e schemi dettagliati sono contenuti nella circolare di Fondazione studi Consulenti del lavoro n.1/21.