Sabato, 29 Aprile 2017 13:12

Inps a consulenti, superare rapporto difficile ultimi anni

Roma, 29 apr. (Adnkronos/Labitalia) - “L’istituto ha avuto in questi ultimi un rapporto difficile e conflittuale con la categoria e questo è stato un male per tutti, per chi lavora nell’istituto, per voi e per l’utenza. L’idea di fondo è che abbiamo necessità di parlarci in modo franco per risolvere i nostri problemi e per questo motivo abbiamo avviato dei focus group in cui analizzare le criticità”. Così Antonio Pone, direttore servizi agli utenti di Inps, ha presentato le misure e gli interventi dell’Istituto dedicati ai consulenti del lavoro, nel corso della giornata di chiusura del nono congresso nazionale dei professionisti a Napoli.

Pone ha spiegato gli obiettivi della direzione che dirige, voluta dal presidente dell’Istituto, Tito Boeri. “E’ una direzione nuova -ha spiegato- che punta a colmare delle distanze tra il fruitore del servizio e le decisioni che vengono prese nelle direzioni. Puntiamo a introdurre nei meccanismi decisionali il punto di vista del fruitore. Il nostro è un compito trasversale, di interagire con tutte le direzioni generali portando il punto di vista dell’utenza. E vogliamo essere punto di riferimento anche per gli intermediari, in particolare con i consulenti del lavoro”.

“Nell’ambito del rapporto con i consulenti l’idea che stiamo sviluppando -ha spiegato ancora- è che parlarsi serve a risolvere i problemi e quindi abbiamo sviluppato questi focus group che con una periodicità stabilita affrontano tutte le tematiche in agenda”. E dai focus sono emerse le prime criticità. “Agiremo –ha spiegato Pone- sul canale privilegiato di interlocuzione con i consulenti del lavoro che è il cassetto previdenziale aziende, monitorando i tempi di risposta, visto che è tutto tracciato e tutto misurabile. E quindi associando precisi obiettivi sui tempi di risposta a seconda dell’oggetto, in modo da inserirli nel sistema incentivante delle sedi dell’Istituto. Questo farà sì –ha continuato- che ci sarà una forte pressione sul rispetto dei tempi di risposta e questo dovrebbe garantire il consulenti che una volta inviato un quesito il tempo di evasione è qualcosa di certo”. (segue)

(Adnkronos/Labitalia) - “In questo ambito –ha continuato Pone- stiamo anche valorizzando anche la chiusura anticipata delle richieste di appuntamento perché se il consulente non deve spostarsi ma ottiene in remoto la risoluzione delle sue problematiche è la soluzione preferita da lui e anche da noi. E amplieremo l’offerta all’interno dell’agenda degli appuntamento cercando comunque qualora quando ci siano delle necessità di dialogo fisico e diretto tra l’operatore e il consulente si possano avere tempi di risposta più veloci possibili”.

“Molta attenzione c’è da parte dei consulenti –ha concluso Pone- per la dimensione informatica e cioè facilità di uso delle procedure, il funzionamento del portale, i rallentamenti del funzionamento del sistema. Questa è un’area che è stata fortemente attenzionata e su cui interverremo”.