Prorogato, fino al 15 ottobre 2020, lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. È quanto si legge nella delibera del Consiglio dei Ministri del 29 luglio 2020, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 190 del 30 luglio assieme al decreto-legge n.83/2020 “Misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 deliberata il 31 gennaio 2020” in vigore dal 30 luglio. Il combinato disposto dei 2 provvedimenti, oltre ad estendere lo stato di emergenza e alcune disposizioni di particolare interesse, proroga la facoltà di emanare DPCM e amplia fino al 9 agosto le disposizioni volte al contrasto del Covid contenute nel DPCM del 14 luglio 2020.
Tra le misure prorogate fino a metà ottobre, elencate nell’Allegato 1 del decreto legge: i poteri del Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza; la facoltà del Ministro della salute di intervenire con propria ordinanza per contrastare il diffondersi dell’epidemia; la possibilità di svolgere il lavoro in modalità agile il lavoro per i dipendenti del settore privato. In quest’ambito in particolare, si precisa che i genitori dipendenti del settore privato con almeno un figlio minore di 14 anni abbiano diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile, se compatibile con la prestazione, fino al 14 settembre: data ufficiale di riapertura delle scuole.
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